Esattamente come un organismo, la coppia ha bisogno di respirare. Di alternare ritmicamente l’inspiro – l’avvicinarsi l’uno all’altro, il fondersi insieme e condividere – e l’espiro – il differenziarsi, l’accettare le particolarità dell’altro, il rispettare i confini segnati da un diverso ritmo nelle cose, da un diverso bisogno. La relazione è così connessa al respiro che il nostro stesso linguaggio trova il modo di dirlo: “Se mi stai troppo addosso mi togli il fiato”.

Che cosa può accadere al respiro della coppia?
Alcune coppie faticano nell’inspiro, quando la vicinanza aumenta perchè si immette l’altro dentro di sè. Questa possibile intimità viene evitata, a seconda dei casi, per la paura di lasciarsi andare, di perdere i propri confini, di divenire dipendenti, vulnerabili. L’essere vicini (intimi, complici, affiatati, legati, d’accordo) è realmente vissuto come qualcosa di pericoloso, soffocante, limitante per la propria individualità. Sono i partner sempre indaffarati, che non appena hanno del tempo che potrebbero passare insieme lo riempiono di impegni. Quelli che hanno sempre qualcosa da ridire, da rimproverare all’altro. Quelli che cambiano spesso relazioni, o ne mantengono più di una contemporaneamente. Fino a quelle persone che evitano qualunque vicinanza emotiva.

respiro coppia riccamboni

Altre coppie faticano nell’espiro, che separando mette l’altro fuori e lascia soli. Le differenze non hanno spazio per emergere e quando questo accade spaventano; l’uno non può stare senza l’altro, anche il conflitto costruttivo è vissuto come minaccioso per la relazione, dunque per sè. Alcuni di questi sono i partner che non fanno mai nulla senza l’altro, che evitano tutte quelle situazioni che potrebbero allontanarli anche di poco o vederli su posizioni leggermente diverse rispetto un qualsiasi argomento..

Più spesso, i due respiri hanno ritmi diversi: quando uno ha bisogno di vicinanza l’altro è concentrato su di sè; quando uno ha bisogno di esprimersi autonomamente nel mondo, l’altro lo richiama al legame di appartenenza. L’equilibrio può polarizzarsi in uno che soprattutto inspira e l’altro che soprattutto espira: uno cerca stabilmente la fusione, l’intimità, la condivisione, tanto quanto l’altro cerca l’autonomia, l’individualità, la libertà.

respiro coppia riccamboni

Anche quando diversi, i due ritmi sono sempre in relazione e come vasi comunicanti si regolano tra loro. Quante volte accade che non appena il partner più bisognoso di vicinanza e condivisione scopre le proprie risorse di autonomia e il piacere di agire anche per conto proprio, l’altro che era soprattutto concentrato su di sè si avvicina maggiormente? E quante volte il partner solitamente più distaccato cerca vicinanza dopo che ha preso contatto con il proprio bisogno di appartenenza e l’altro, rassicurato così sulla tenuta della relazione, allenta le richieste di vicinanza?

Intimità e sessualità sono i territori in cui più facilmente queste “sfasature” si manifestano. Il lavoro di terapia con la coppia permette di portare l’attenzione dei due partner su come respirano insieme e sulle dinamiche che interrompono un processo che può essere naturalmente armonioso.

Illustrazioni di Elena Odriozola

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